Volti di Cavallino Treporti, 2013.Per diversi anni consecutivi, a partire dal 2009, il Comune di Cavallino-Treporti – lingua di terra racchiusa tra il mare Adriatico e la laguna Nord di Venezia – ha invitato un fotografo nell’ambito del progetto Cavallino-Treporti Fotografia, a rileggere e indagare il suo straordinario territorio, attraverso il suo obiettivo e la sua sensibilità particolare.
Nel 2012 mi è giunto l’invito, dopo i progetti realizzati negli anni precedenti da Franco Fontana, Marco Zanta, Guido Guidi e Giovanni Chiaramonte. Ho accettato con entusiasmo, anche perché per me, con una carriera da fotogiornalista, l’invito rappresentava anche una sfida. Ho scelto di lavorare per la prima volta con la pellicola negativo colore, con un medio formato usato per lo più a mano libera. Una distanza diversa, uno sguardo più riflessivo, ma che non escludesse una reazione rapida anche all’apparire dell’inaspettato. Il volume qui presentato è uscito dopo pochi mesi come catalogo del mio lavoro. For several consecutive years, starting in 2009, the Municipality of Cavallino-Treporti – a strip of land enclosed between the Adriatic Sea and the northern lagoon of Venice – has invited a photographer as part of the Cavallino-Treporti Fotografia project, to reread and investigate its extraordinary territory, through his lens and his particular sensitivity. In 2012 I received the invitation, after the projects carried out in previous years by Franco Fontana, Marco Zanta, Guido Guidi and Giovanni Chiaramonte. I accepted with enthusiasm, also because for me, with a career as a photojournalist, the invitation also represented a challenge. I chose to work for the first time with color negative film, with a medium format used mostly freehand. A different distance, a more reflective gaze, but one that did not exclude a rapid reaction even to the appearance of the unexpected. The volume presented here was published a few months later as a catalogue of my work. |