Roma 1968 Il 1968 ha segnato la consapevole decisione di lasciare i progetti da architetto e di puntare sulla fotografia, sul fotogiornalismo. A gennaio ero stato in Sicilia per il terremoto del Belice, a febbraio avevo seguito con grande partecipazione il movimento degli studenti con le occupazioni delle facoltà, poi in estate avevo lavorato in Medio Oriente e in autunno in Sardegna che viveva una sua stagione di rivolta popolare. Tutta la situazione nuova che si andava creando mi appassionava facendomi rompere ogni indugio riguardo le scelte professionali.
Rome 1968
1968 marked the conscious decision to abandon architectural projects and focus on photography and photojournalism. In January, I was in Sicily for the Belice earthquake, in February I followed the student movement and the occupation of the faculties with great interest, then in the summer I worked in the Middle East and in the autumn in Sardinia, which was experiencing a period of popular unrest. The whole new situation that was developing fascinated me, making me break all hesitation about my professional choices.
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Roma, febbraio 1968. La facoltà di architettura di Valle Giulia occupata dagli studenti. Le occupazioni vanno estendendosi in tutta la penisola.
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Roma, febbraio 1968. Siamo al 14° giorno di occupazione della facoltà di architettura di Valle Giulia.
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Roma, febbraio 1968.Il ciclostile nella facoltà di architettura di Valle Giulia occupata dagli studenti.
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Roma, febbraio 1968. La facoltà di architettura di Valle Giulia occupata dagli studenti. Si fa una colletta per le spese collettive.
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Roma, febbraio 1968. La facoltà di architettura di Valle Giulia occupata dagli studenti.
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Roma, febbraio 1968. La facoltà di architettura di Valle Giulia occupata dagli studenti.
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Roma, febbraio 1968. La facoltà di architettura di Valle Giulia occupata dagli studenti.
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Roma, febbraio 1968. La facoltà di architettura di Valle Giulia occupata dagli studenti. Uno studente parla durante un'assemblea di studenti nell'aula magna.
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Roma, febbraio 1968. Una delle numerose assemblea nell'aula magna della facoltà di architettura di Valle Giulia, con murali alle pareti.
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Roma, febbraio 1968. Una delle numerose assemblea nell'aula magna della facoltà di architettura di Valle Giulia, con murali alle pareti.
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Roma, febbraio 1968. Una delle numerose assemblea nell'aula magna della facoltà di architettura di Valle Giulia, con murali alle pareti.
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Roma, febbraio 1968. Gruppo di studio all’interno della facoltà di architettura di Valle Giulia occupata dagli studenti.
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Roma, febbraio 1968. Gruppo di studio all’interno della facoltà di architettura di Valle Giulia occupata dagli studenti.
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Roma, febbraio 1968. Gruppo di studio all’interno della facoltà di architettura di Valle Giulia occupata dagli studenti.
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Roma, 23 febbraio 1968. Oreste Scalzone parla agli studenti vicino Largo Chigi, prima della partenza del corteo del "movimento studentesco" verso la Sapienza per liberare la facoltà di Lettere sgombrata dalla polizia.
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Roma, 23 febbraio 1968. Gli studenti assembrati vicino Largo Chigi, prima della partenza del corteo verso la Sapienza per liberare la facoltà di Lettere sgombrata dalla polizia. nei giorni precedenti.
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Roma, 23 febbraio. La gente applaude dal balcone il corteo del movimento studentesco che da via del Tritone si dirige alla Sapienza per opporsi allo sgombro della facoltà di Lettere.
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Roma, 23 febbraio 1968. Il corteo del movimento studentesco, dopo un sit-in vicino largo Chigi, risale via del Tritone verso la Sapienza per liberare la facoltà di Lettere occupata delle forze dell’ordine. In prima fila alcuni “leader” del movimento: da sinistra al centro: Paolo Flores D’Arcais, Roberto Perris, Oreste Scalzone, Mario Silipo, Massimiliano Fuksas, Franco Russo.
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Roma, 23 febbraio 1968. Il corteo del movimento studentescorisale via del Tritone verso la Sapienza per liberare la facoltà di Lettere occupata delle forze dell’ordine. In prima fila alcuni “leader” del movimento: da sinistra: Roberto Perris, Sergio Petruccioli, Mario Silipo, Massimiliano Fuksas e Daniel Modigliani.
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Roma, 23 febbraio 1968. Il corteo del movimento studentescorisale via del Tritone verso la Sapienza per liberare la facoltà di Lettere occupata delle forze dell’ordine. In prima fila alcuni “leader” del movimento: da sinistra: Roberto Perris, Oreste Scalzone, Sergio Petruccioli, Massimiliano Fuksas e Franco Russo.
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Roma, 23 febbraio 1968. Il corteo del movimento studentesco in piazza della Repubblica diretto verso la Sapienza per liberare la facoltà di Lettere occupata delle forze dell’ordine.
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Roma, 23 febbraio 1968. Le forse dell’ordine presiedono gli edifici principali della Sapienza.
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Roma 23 febbraio 1068. Studenti fronteggiano le forze dell'ordine schierate davanti la scalinata della facoltà di Lettere.
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Roma 23 febbraio 1068. Studenti fronteggiano le forze dell'ordine schierate davanti la scalinata della facoltà di Lettere.
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Roma 23 febbraio 1068. Studenti fronteggiano le forze dell'ordine schierate davanti la scalinata della facoltà di Lettere.
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Roma 23 febbraio 1968. Assemblea del movimento studentesco alla Sapienza nell'aula magna di Lettere..
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Roma.febbraio 1968. Poster con ritratti di Mao Zedong, Karl Marx, Friedrich Engels e Lenin nell' Aula Magna del Rettorato durante un’assemblea del movimento studentesco.
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Roma, febbraio 1968. Studenti davanti la Facoltà di Giurisprudenza.
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Roma, 23 febbraio 1978. Oreste Scalzone davanti la Facoltà di Lettere alla sapienza durante scaramucce con le forze dell'ordine.
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Roma, 1° Marzo 1968. Il corteo degli studenti risale via Gramsci e sta per arrivare sotto la facoltà di architettura di Valle Giulia per rioccuparla dopo lo sgombero da parte dalla polizia. Sta per scoppiare quella che fu chiamata "la battaglia di "Valle Giulia" che resta il simbolo di quella stagione di rivolta degli studenti.
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Roma 1 marzo 1968. Questo graffito è il risultato di una collaborazione tra Renato Guttuso e gli studenti del movimento del '68, in particolare col gruppo che si faceva chiamare “gli Uccelli”. Non si tratta di un'opera creata da Guttuso da solo nel suo studio, ma di un intervento artistico realizzato direttamente sulla facciata dell'edificio nel 1968 durante i giorni della contestazione studentesca.
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Roma , 1968. Il gruppo più creativo degli studenti d'architettura che si faceva chiamare "Gli Uccelli": il terzo da sin. Paolo Ramundo, sopra di lui Martino Branca, ancora più in alto Guido Menocci detto "Canna", più a destra Giampiero Moltedo (con baffi e sigaretta) detto "Naso" il secondo da destra è Paolo Liguori detto "Straccio". Ultimo a destra Adriano Boccetti detto "Botolo".
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Roma, 1° Marzo 1968. Sta per scoppiare quella che fu chiamata "la battaglia di "Valle Giulia" che resta il simbolo di quella stagione di rivolta degli studenti. Un corteo di circa 4.000 studenti deciso ad attaccare le forze dell’ordine per rioccupare la facoltà di architettura.
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Roma, 1° Marzo 1968. Varie fasi di quella che fu chiamata "la battaglia di "Valle Giulia" che resta il simbolo di quella stagione di rivolta degli studenti. Un corteo di circa 4.000 studenti deciso ad attaccare le forze dell’ordine per rioccupare la facoltà di architettura.
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Roma, 1° Marzo 1968. Dopo le prime cariche della polizia alcuni studenti trovano riparo nei giardini nell’Istituto giapponese di cultura. Alcuni di loro sono feriti.
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Roma, 1° Marzo 1968. Dopo le prime cariche della polizia alcuni studenti trovano riparo nei giardini nell’Istituto giapponese di cultura. Alcuni di loro sono feriti.
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Roma, 1° Marzo 1968. Dopo le prime cariche della polizia alcuni studenti trovano riparo nei giardini nell’Istituto giapponese di cultura. Alcuni di loro sono feriti.
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Roma, 1° Marzo 1968, la “battaglia di "Valle Giulia”. Dopo un primo arretramento gli studenti contrattaccano spingendo le forze dell’ordine alla fuga.
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Roma, 1° Marzo 1968, la “battaglia di "Valle Giulia”. Dopo un primo arretramento gli studenti contrattaccano spingendo le forze dell’ordine alla fuga.
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Roma, 1° Marzo 1968, la “battaglia di "Valle Giulia”. Dopo un primo arretramento gli studenti contrattaccano spingendo le forze dell’ordine alla fuga.
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Roma, 1° Marzo 1968, la “battaglia di "Valle Giulia”. Studenti e forze dell’ordine si fronteggiano.
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Roma, 1° Marzo 1968, la “battaglia di "Valle Giulia”. Studenti e forze dell’ordine si fronteggiano.
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Roma, 1° Marzo 1968, la “battaglia di "Valle Giulia”. Studenti e forze dell’ordine si fronteggiano.
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Roma, 1° Marzo 1968, la “battaglia di "Valle Giulia”. La Via Gramsci sotto la facoltà dopo i primi scontri.
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Roma, 1° Marzo 1968, la “battaglia di "Valle Giulia”. Gli studenti e le forze dell’ordine schierate davanti la facoltà si fronteggiano.
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Roma 1 marzo 1968. Gli idranti arrivarono e vennero utilizzati dalle forze dell'ordine nella fase più avanzata e concitata della Battaglia di Valle Giulia del 1° marzo 1968, quando gli scontri tra studenti e polizia erano già degenerati in una vera e propria battaglia campale.
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Roma 1 marzo 1968. Poliziotti feriti negli scontri vengono caricati su cellulari.
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Gli idranti arrivarono e vennero utilizzati dalle forze dell'ordine nella fase più avanzata e concitata della Battaglia di Valle Giulia del 1° marzo 1968, quando gli scontri tra studenti e polizia erano già degenerati in una vera e propria battaglia campale.
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Roma 1 marzo 1968, davanti l’Istituto giapponese di cultura.Gli idranti arrivarono e vennero utilizzati dalle forze dell'ordine nella fase più avanzata e concitata della Battaglia di Valle Giulia
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Roma, 1 marzo 1968. Gli idranti e le jeep della celere arrivarono e vennero utilizzati nella fase più avanzata e concitata della Battaglia di Valle Giulia.
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Roma, 1 Maggio 1968. Studenti del movimento davanti Santa Maria Maggiore per unirsi alla manifestazione unitaria di San Giovanni.
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Roma, 1 Maggio 1968. Studenti del movimento davanti Santa Maria Maggiore per unirsi alla manifestazione unitaria di San Giovanni.
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Roma, 1 Maggio 1968. Il corteo degli studenti su via Merulana per unirsi alla manifestazione unitaria di San Giovanni.
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Roma, 1 Maggio 1968. Uno dei cortei degli studenti si unisce alla manifestazione unitaria di San Giovanni.
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Roma, 1 Maggio 1968. Uno dei cortei degli studenti si unisce alla manifestazione unitaria di San Giovanni.
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Roma, 1 Maggio 1968. Il corteo degli studenti su via Merulana per unirsi alla manifestazione unitaria di San Giovanni.
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Roma, 1° Maggio 1968. Il corteo del movimento studentesco si unisce alla manifestazione che i sindacati tradizionalmente festeggia in piazza San Giovanni. In centro in prima fila col pugno alzato e il collo ingessato, Oreste scalzone, uno dei leader, che era rimasto ferito negli scontri con gli studenti di estrema destra all'universita della Sapienza.
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Roma, 1° maggio 1968 . Anche il movimento studentesco al tradizionale raduno sindacale in piazza San Giovanni.
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Roma luglio1968. Assemblea nell' Aula Magna della Facoltà di Lettere in solidarietà con studenti arrestati tra cui Oreste scalzone. Tra i partecipanti Jacques Sauvageot (al microfono) e altri rappresentanti del "Maggio francese".
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